Alimentazione ed Endometriosi
L'endometriosi è una malattia cronica che colpisce diverse donne causano danni sia psicologici che fisiologici. Le cellule che normalmente compongono l'endometrio per motivi sconosciuti si ritrovano anche in altri siti (utero, ovaie, intestino..) provocando dolori atroci, cicatrici, aderenze e infiammazione cronica.
I sintomi principali sono dolore cronico, infertilità, difficoltà nel rapporto sessuale. La diagnosi viene fatta in base ai sintomi e l'accertamento solo tramite biopsia. Non esiste una cura specifica, perciò viene trattata solo con anticoncezionali estroprogestinici e antinfiammatori, come l'ibuprofene.
Molte donne ne soffrono ma non lo sanno; molte volte questo dolore non è compreso appieno ed è sottovalutato, provocando ulteriori disagi alla donna. Solitamente questa patologia sparisce con la menopausa.
Cambiare le proprie abitudini alimentari aiuta a ridurre notevolmente i sintomi dell'endometriosi. Chi soffre di questa malattia deve essere consapevole che esistono alcuni alimenti che - sebbene siano generalmente da considerare sani - sono invece da limitare, perché portatori di componenti che acuiscono l'infiammazione. Il miglioramento dei sintomi è dovuto alla capacità di questi cibi di ridurre l'infiammazione presente o di rallentare l'assorbimento degli ormoni (estrogeni e prostaglandine). I benefici si percepiscono dopo circa due settimane di rieducazione alimentare.
La sensibilità a determinati cibi è spesso soggettiva: sarà compito del nutrizionista individuare quali alimenti sono scatenanti delle crisi.
In particolare, andrebbero eliminati carne e latticini perché favoriscono la produzione di prostaglandine, aumentando l'infiammazione, il dolore e gli sbalzi di umore. Le donne che soffrono di endometriosi sembrano poi molto più sensibili al glutine, per questo bisognerebbe consumare solo prodotti integrali o cereali naturalmente privi di glutine.
Gli zuccheri e i prodotti raffinati causano una reazione infiammatoria e aumentano l'acidità del corpo, peggiorando i sintomi. Similmente la caffeina, che contribuisce anche ad amplificare i crampi addominali.
Ciò che andrebbe aumentato sono invece i grassi buoni omega-3 che si possono ritrovare nel pesce, soprattutto azzurro e salmone, nell'avocado e nella frutta secca. Frutta, verdura e cereali integrali sono inoltre ricchi di antiossidanti e hanno effetto antinfiammatorio.
L'attività fisica costante migliora inoltre il benessere generale del corpo.
Per chi ne soffre, può anche essere utile un supporto psicoterapico.