Artrosi e Alimentazione

27.04.2019

L'artrosi - conosciuta anche con il nome di osteoartrite - è una delle malattie osteoarticolari più diffuse nella popolazione: affligge quasi la metà della popolazione sopra i 60 anni, ma può colpire anche i più giovani, con risultati spesso invalidanti. È caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine articolare e può colpire tutte le articolazioni (spalla, anca, ginocchio, dita..) provocando dolore e difficoltà di movimento. Colpisce il corpo quando i tessuti iniziano a degenerare.

Recenti studi hanno mostrato come una corretta alimentazione è in grado sia di prevenirla che di rallentarne il decorso. Innanzitutto, è importante perdere peso per diminuire il carico sulle articolazione, i disturbi correlati al sovrappeso e diminuire la quantità di adipochine circolanti, delle molecole secrete dal tessuto adiposo che aumentano l'infiammazione sistemica. Inoltre, recenti studi dicono che le persone in sovrappeso che dimagriscono hanno una riduzione significativa dei disturbi legati all'artrosi del ginocchio in soli tre mesi.

L'alimentazione dovrà essere sia equilibrata che diversificata: non è necessario escludere nulla, ma si dovrà aumentare il consumo di frutta e verdura, variando il più possibile i colori. In questo modo, si potranno assimilare i diversi tipi di vitamine e Sali minerali, evitando le carenze. Tra le verdure, sono da prediligere i cavoli, perché ricchi di sulforafano.

Un altro elemento che dovrà contraddistinguere l'alimentazione sarà il rapporto tra omega-6 e omega-3. Gli omega-6 sono dei grassi polinsaturi presenti soprattutto nelle carni, nei grassi e nella frutta a guscio, mentre gli omega-3 si ritrovano soprattutto nel pesce grasso, gli ortaggi a foglia verde, i semi di chia, canapa e lino, nelle noci e negli oli da essi derivati. Gli omega-3 hanno potere antiossidante , perciò se l'artrosi è di tipo infiammatorio, vale la pena aumentarne il loro consumo e diminuire invece gli alimenti ricchi di omega-6. Diffidate però dai prodotti arricchiti di omega-3, come il latte o i cereali: essendo aggiunto artificialmente il costo sarà alto ma la qualità bassa. È utile prediligere animali alimentati ad erba (che aumenta la quantità di omega-3 nel loro grasso) e pesci selvaggi, piuttosto che di allevamento.

Allo stesso tempo, ci sono dei frutti rinomati per la loro presenza di antiossidanti, come i frutti rossi. Il consiglio è di scegliere il frutto intero e non i succhi, che apportano soltanto zuccheri in eccesso.

Variate il consumo di cereali, prediligendo quelli naturalmente senza glutine, come il mais, il sorgo, il riso e il grano saraceno e condite con aglio, aromi e spezie, per non rinunciare al gusto e beneficiare delle sostanze antinfiammatorie che contengono.

La vitamina D gioca un ruolo molto importante nel trattamento di questa patologia. Si trova soprattutto in latticini, uova, latte, pesce, funghi e avocado ed è attivata grazie all'esposizione solare. Il più delle volte però è difficile raggiungere la quota ideale: basterà integrarla seguendo le indicazioni del medico curante.

Bisogna porre particolare attenzione a non eccedere con gli zuccheri e le solanacee (melanzane, pomodori, patate, peperoni) perché aumentano lo stato infiammatorio del corpo.

Un esempio di colazione completa ed equilibrata può essere uno yogurt bianco intero con avena, miele e noci, un frutto e un the verde.