Diabete - come l'alimentazione può migliorarne il decorso

08.07.2019

Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia cronica caratterizzata da un aumento degli zuccheri nel sangue, chiamata iperglicemia. In questo tipo di diabete, c'è una ridotta sensibilità dell'organismo all'inulina, l'ormone che abbassa la glicemia e spesso una minor produzione di insulina da parte del pancreas.

Tra le cause scatenanti ci sono i fattori genetici (età, predisposizione...) e quelli ambientali, ovvero l'alimentazione e lo stile di vita.

Spesso l'iperglicemia non dà alcun segno né sintomo, per tale motivo il diabete è considerata una malattia subdola. Talvolta i sintomi compaiono quando la malattia è già presente da anni. La sintomatologia classica, nei casi acuti, è caratterizzata da stanchezza, aumento della sete (polidipsia), aumento della diuresi (poliuria) perdita di peso non ricercata, a volte addirittura concomitante all'aumento dell'appetito, malessere, dolori addominali e, nei casi più gravi, confusione mentale e perdita di coscienza.

Se non trattato può portare a danni neurologici, renali, oculari e cardiovascolari (infarto e ictus).

La diagnosi viene riscontrata in presenza di 2 valori di glicemia a digiuno maggiori di 126 mg/dl in 2 giornate differenti, o quando il valore dell'emoglobina glicata è > 6.5% e viene riconfermato in un prelievo successivo (almeno 3 mesi dopo), o ancora quando viene individuato un valore casuale > 200 mg/dl in assenza di sintomi. La terapia consiste in somministrazione di ipoglicemizzanti orali o in iniezioni di insulina.

Una corretta alimentazione permette di gestire la malattia e seguire una vita normale, talvolta anche senza farmaci. È importante non consumare mai zuccheri, dolci o frutta a digiuno, bensì a stomaco pieno, ad esempio dopo i pasti. Ogni pasto deve essere completo e composto da carboidrati complessi (amidi), proteine, verdura e grassi buoni. Bisogna consumare molta fibra e prodotti integrali, variare il consumo di cereali e raggiungere almeno 3 porzioni di verdura al giorno. I dolci devono essere limitati a poche volte al mese e, se fatti in casa, è meglio che contengano delle farine integrali, poco zucchero e della frutta secca.

Bisogna avere una corretta idratazione, salare il meno possibile e raggiungere un peso corporeo accettabile.

L'attività fisica migliora la ricezione dell'insulina nelle cellule, è quindi utile praticare sport almeno 3 - 4 volte a settimana (raccomandati minimo 150 minuti a settimana) e mantenere uno stile di vita attivo.

Chi ha sofferto di diabete gestazionale o chi ha dei casi in famiglia è più propenso a sviluppare la malattia, è quindi importantissimo prevenire.