Gli Edulcoranti - Tra Credenze e Verità

28.02.2019

I dolcificanti sono un tema molto controverso negli ultimi anni, a causa della vasta gamma di prodotti presenti in commercio e delle diverse voci sugli effetti che potrebbero causare all'organismo.

Ma partiamo dal principio: cos'è un dolcificante (o edulcorante)?
Dal punto di vista legislativo è un prodotto utilizzato per conferire sapore dolce ad un alimento o ad una bevanda e si trova negli ingredienti con il loro nome oppure sotto forma di sigla. L'E954, ad esempio, identifica la saccarina.

Si dividono in naturali ed artificiali. I dolcificanti naturali sono anche definiti calorici, perché contengono appunto delle calorie, mentre quelli sintetici no. I primi vengono estratti dalle piante, i secondi sono di origine chimica.

Sono edulcoranti naturali il glucosio, che si trova soprattutto negli sciroppi, il fruttosio e il saccarosio, comunemente conosciuto come zucchero bianco.

Si può trovare il fruttosio nel miele, nelle marmellate e nella frutta (da qui il nome), ha un potere dolcificante inferiore allo zucchero e per questo spesso viene consigliato. Se consumato in eccesso però, viene convertito nel nostro corpo in trigliceridi e può causare ipertrigliceridemia, nonché problematiche intestinali come la flatulenza. È perciò sconsigliato a chi ha problematiche in questi ambiti o potrebbe essere a rischio.

La stevia fa parte dei dolcificanti naturali ed è relativamente nuovo in Europa. È estratto da una pianta del centro america ed ha un altissimo potere zuccherino. Non sembra avere effetti collaterali, ma essendo recente gli studi sono ancora in corso. Per ora l'unica problematica che si riscontra è che molti tipi di stevia in commercio hanno un retrogusto simile alla liquirizia che può alterare i prodotti in cui viene utilizzato. Un trucco per minimizzare questo effetto è inserire la polvere in un contenitore insieme ad un bacello di vaniglia.

Ci sono poi i polialcoli (xilitolo, maltitolo, mannitolo, isomalto) che si trovano comunemente nel chewing-gum, nelle caramelle e nei prodotti "senza zucchero". Non hanno un alto potere dolcificante ma conferiscono pochissime calorie. Si trovano spesso associati ad altri tipi di zucchero e se consumati in eccesso possono portare a effetti gastrointestinali come meteorismo, diarrea, flatulenza. Secondo le linee guida non bisognerebbe superare i 20 g al giorno.

I dolcificanti artificiali si contraddistinguono per il loro potere calorico minimo o assente ed un altissimo potere dolcificante e sono saccarina, acesulfame k, aspartame, ciclammati, sucralosio e neotame.

L'acesulfame k contiene potassio, quindi deve essere ridotto il più possibile in chi ha problematiche renali o di iperpotassemia. L'aspartame, nonostante ci siano diverse leggende a riguardo, non è cancerogeno, però le persone che hanno una malattia genetica chiamata fenilchetonuria non possono assumerlo, perché libera nel corpo un aminoacido chiamato fenilalanina. Il neotame è la sua nuovissima (e poco conosciuta) versione senza fenilalanina.

Ma quindi .... Possono essere consumati?

I dolcificanti naturali se consumati in eccesso causano aumento di peso perché comunque contengono calorie e aumentano la glicemia e l'insulinemia ma sono una buona alternativa al consumo dello zucchero, soprattutto la stevia.

Per quanto riguarda i dolcificanti artificiali gli studi sono contrastanti: possono aumentare il peso corporeo e sicuramente vanno a modificare la flora batterica, diminuendo le specie favorevoli al benessere e aumentando altre specie "meno buone". Di sicuro coloro che hanno problemi di glicemia alta, obesità e diabete devono fare molta attenzione al consumo di edulcoranti, utilizzandoli il meno possibile, e sono sconsigliati nei bambini soprattutto sotto i tre anni e nelle donne in gravidanza, a scopo cautelare.

È bene ricordare che è importante disabituare il palato ad un gusto zuccheroso ed artificiale, quindi i dolcificanti non potranno mai essere l'alternativa e bisogna diffidare da quei prodotti che scrivono "senza zuccheri" ma poi sono pieni di edulcoranti. Di sicuro però sono utili se consumati moderatamente per favorire il peso forma e per non eccedere nell'utilizzo di zucchero. Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, esistono linee guida e dosi giornaliere raccomandate per ogni singolo elemento.