Ho la pancia gonfia.... di pensieri!

06.03.2020

Il gonfiore è uno dei sintomi più subdoli che si possa avere: c'è sempre, è fastidioso, si fa notare, ma non si capisce mai quale sia il problema reale. Questa sgradevole sensazione è più comune di quanto si creda. È stimato, infatti, che ne soffra circa il 40% della popolazione. Spesso è accompagnato da pesantezza, distensione addominale, meteorismo, crampi, eruttazioni e irregolarità intestinale. Ti ci trovi? Bene, sappi che eliminarlo è più difficile di quanto credi.

Tra le cause più probabili troviamo: fumo, masticazione veloce o inadeguata, eccessivo uso di chewing-gum, alterazione della flora intestinale, intolleranze alimentari, fermentazioni, ansia, stress, depressione, insonnia.

Come si potrà notare non sono quindi problemi solo fisiologici ma anche mentali. Certo, perchè a volte i problemi "pensano" nel vero senso della parola e ce li ritroviamo sotto forma di gonfiore addominale. La somatizzazione psicofisica delle situazioni - se non trattata - può portare anche a problemi come il colon irritabile o la fibromialgia.

Nel nostro intestino, infatti, abbiamo quello che si chiama "sistema nervoso enterico" o "secondo cervello", i cui nervi toccano stomaco e intestino. Questo significa che quando siamo parecchio agitati possiamo avere tachicardia o... bruciore di stomaco! Ad alcuni sembrerà una scoperta sensazionale (e lo è!) ma immaginate tutte le volte che prima di un interrogazione o di un esame importante lamentavate problemi intestinali: ecco, ora sapete il perchè!

Quindi, ritornando al problema principale, come si tratta il gonfiore addominale?

Prima di tutto bisogna migliorare l'alimentazione sia a livello qualitativo - eliminando le schifezze - sia a livello quantitativo - moderando le porzioni-, masticare lentamente senza mangiare con foga, introdurre degli spuntini a metà mattina e metà pomeriggio se necessario ed eliminare o limitare fumo e chewing-gum.

Alcuni alimenti sono noti per aggravare la situazione e andrebbero moderati in base al soggetto, tra questi: bibite gasate, spumanti, vini frizzanti, mollica del pane, alimenti industriali molto lievitati o molto elaborati, alimenti ricchi in grassi (maionese, patatine fritte, biscotti...), dolciumi, polioli (sorbitolo, xilitolo, mannitolo...), cipolla, verza, latte.

Infine, è utile ascoltare il proprio corpo e accorgersi quando i problemi di pancia sono in realtà problemi di testa, e trattarli in maniera mirata. Cambiare punto di vista, risolvere una problema che causa uno stress intenso o avere una valvola di sfogo settimanale può avere più effetti benefici di quanto si creda. Un supporto psicoterapico può essere necessario in alcuni casi e non c'è nessuna vergogna in questo.

I farmaci ansiolitici o gli integratori che favoriscono il rilassamento possono essere un trattamento sintomatico temporaneo, ma non rappresentano la soluzione definitiva. A questi si possono associare dei probiotici per migliorare la flora batterica intestinale, soprattutto se si ha un'alimentazione squilibrata o si è appena terminata una terapia antibiotica.

L'attività fisica, gli hobby, la musica, l'arte sono tutte terapie "alternative" al gonfiore addominale.

Avere il coraggio di modificare la propria vita è il primo passo per un futuro sereno e un intestino felice.