L'alimentazione nell'anziano

12.02.2020

Vorrei esporre un tema che mi sta particolarmente a cuore, poichè questo è un argomento piuttosto sottovalutato e pieno di falsi miti che vanno sfatati.
La nutrizione di una persona che ha superato i 65 anni ed è in buona salute non differisce molto rispetto a quella di un adulto, ma bisogna semplicemente adeguarla alle nuove esigenze dell'organismo ed allo stile di vita; superata una certa età aumentano la sedentarietà ed i farmaci assunti, mentre diminuiscono il fabbisogno energetico giornaliero e la capacità di svolgere alcune attività, dal semplice masticare od allo stare in piedi tanto tempo per cucinare, cambia la capacità di digerire determinati cibi, aumenta l'inappetenza e spesso anche la solitudine, tutti fattori che portano a mangiare meno ed in maniera monotona e che nel lungo periodo può essere causa di carenze nutrizionali, soprattutto di vitamine A, C e D, calcio e ferro.
L'invecchiamento non è una malattia, è una condizione fisiologica, una fase della vita, perciò una buona alimentazione può prevenire molte malattie tipiche degli anni che passano. Con qualche piccolo accorgimento si potrà continuare a mangiare con gusto senza stravolgere completamente le abitudini quotidiane come, ad esempio, bere tutti i giorni almeno un litro e mezzo di acqua, a piccoli sorsi e preferibilmente lontano dai pasti (tutti lo diciamo, ma quanti in lo facciamo?) anche sotto forma di tisane non zuccherate o infusi, specialmente se non si ha sete. L'acqua, oltre ad una corretta idratazione, apporta anche Sali minerali, tra cui il calcio.
Per non appesantirsi troppo invece è bene scegliere di mangiare più volte a porzioni ridotte, consumare sempre la prima colazione e non saltare mai i pasti, cucinare in modo semplice e variare i cibi. Frutta, verdura, legumi e cereali integrali tengono lontani problemi digestivi e di stitichezza, danno una mano all'intestino che con gli anni lavora con più fatica e diventa sempre più pigro e aiutano a mantenere una buona flora batterica, oltre alla prevenzione del cancro del colon.
Consiglio di modificare la preparazione dei cibi per renderli più adatti ai cambiamenti fisici individuali, provate ad esempio la cottura al vapore: è un processo semplice, i cibi mantengono tutte le loro proprietà organolettiche rimanendo morbidi ed integri. Sicuramente non ci cambierà la vita allungare di qualche minuto la seduta a tavola per il nostro benessere, o sbaglio?
Ogni giorno due porzioni di proteine, meglio se derivate dal pesce (più digeribile rispetto alla carne) o di origine vegetale, come il passato di legumi.
Tra i condimenti è da preferire l'olio di oliva extravergine, che ammorbidisce i cibi e apporta grassi buoni. Limitare il consumo di zuccheri e fare almeno una passeggiata al giorno per restare attivi e aumentare la produzione di vitamina D nel corpo, attivata dal sole.
Mangiare non è solo una necessità fisiologica.
Nell'anziano sono molti anche gli aspetti psicologici possono influenzare e rendere complicato il rapporto con il cibo; alcuni dei cambiamenti fisici tipici del trascorrere del tempo possono trasformare il piacere di un pranzo con gli amici in un momento imbarazzante: masticare male a causa di un problema che riguarda i denti o la presenza di protesi spinge ad evitare i cibi "difficili", a volte anche a declinare un invito per la paura di mostrare agli altri il proprio disagio. Il gusto e l'olfatto diminuiscono, i piatti hanno tutti lo stesso sapore e sedersi a tavola diventa un'abitudine, se non un peso.
Acquistare i cibi diventa complicato, sia per il trasporto che per una questione economica, ma è importante ricordarsi che si può mangiare bene senza spendere tanto!
Attenzione inoltre ad assumere integratori fai-da-te, chiedete sempre al proprio medico sia per l'assunzione sia se sono realmente utili.
Posso capire che ci sembra difficile, magari ci interessiamo ma non mettiamo in pratica, proviamo ma non abbiamo costanza e ci ritroviamo poi a discutere col dottore dei se e dei ma; cominciate gradualmente a cambiare abitudini e vedrete che senza accorgervene il nostro organismo ci risponderà e ce ne sarà riconoscente!