L'alimentazione nell'anziano
Vorrei esporre un tema che mi sta particolarmente a cuore,
poichè questo è un argomento piuttosto sottovalutato e pieno di falsi miti che
vanno sfatati.
La nutrizione di una persona che ha superato i 65 anni ed è in buona salute non
differisce molto rispetto a quella di un adulto, ma bisogna semplicemente
adeguarla alle nuove esigenze dell'organismo ed allo stile di vita; superata
una certa età aumentano la sedentarietà ed i farmaci assunti, mentre
diminuiscono il fabbisogno energetico giornaliero e la capacità di svolgere
alcune attività, dal semplice masticare
od allo stare in piedi tanto tempo per cucinare, cambia la capacità di digerire
determinati cibi, aumenta l'inappetenza e spesso anche la solitudine, tutti
fattori che portano a mangiare meno ed in maniera monotona e che nel lungo
periodo può essere causa di carenze nutrizionali, soprattutto di vitamine A, C
e D, calcio e ferro.
L'invecchiamento non è una malattia, è una condizione fisiologica, una fase
della vita, perciò una buona alimentazione può prevenire molte malattie tipiche
degli anni che passano. Con qualche piccolo accorgimento si potrà continuare a
mangiare con gusto senza stravolgere completamente le abitudini quotidiane
come, ad esempio, bere tutti i giorni almeno un litro e mezzo di acqua, a
piccoli sorsi e preferibilmente lontano dai pasti (tutti lo diciamo, ma quanti
in lo facciamo?) anche sotto forma di tisane non zuccherate o infusi,
specialmente se non si ha sete. L'acqua, oltre ad una corretta idratazione,
apporta anche Sali minerali, tra cui il calcio.
Per non appesantirsi troppo invece è bene scegliere di mangiare più volte a
porzioni ridotte, consumare sempre la prima colazione e non saltare mai i
pasti, cucinare in modo semplice e variare i cibi. Frutta, verdura, legumi e
cereali integrali tengono lontani problemi digestivi e di stitichezza, danno
una mano all'intestino che con gli anni lavora con più fatica e diventa sempre
più pigro e aiutano a mantenere una buona flora batterica, oltre alla
prevenzione del cancro del colon.
Consiglio di modificare la preparazione dei cibi per renderli più adatti ai
cambiamenti fisici individuali, provate ad esempio la cottura al vapore: è un processo
semplice, i cibi mantengono tutte le
loro proprietà organolettiche rimanendo morbidi ed integri. Sicuramente non ci
cambierà la vita allungare di qualche minuto la seduta a tavola per il nostro
benessere, o sbaglio?
Ogni giorno due porzioni di proteine, meglio se derivate dal pesce (più
digeribile rispetto alla carne) o di origine vegetale, come il passato di
legumi.
Tra i condimenti è da preferire l'olio di oliva extravergine, che ammorbidisce
i cibi e apporta grassi buoni. Limitare il consumo di zuccheri e fare almeno
una passeggiata al giorno per restare attivi e aumentare la produzione di
vitamina D nel corpo, attivata dal sole.
Mangiare non è solo una necessità fisiologica.
Nell'anziano sono molti anche gli aspetti psicologici possono influenzare e
rendere complicato il rapporto con il cibo; alcuni dei cambiamenti fisici
tipici del trascorrere del tempo possono trasformare il piacere di un pranzo
con gli amici in un momento imbarazzante: masticare male a causa di un problema
che riguarda i denti o la presenza di protesi spinge ad evitare i cibi
"difficili", a volte anche a declinare un invito per la paura di
mostrare agli altri il proprio disagio. Il gusto e l'olfatto diminuiscono, i
piatti hanno tutti lo stesso sapore e sedersi a tavola diventa un'abitudine, se
non un peso.
Acquistare i cibi diventa complicato, sia per il trasporto che per una
questione economica, ma è importante ricordarsi che si può mangiare bene senza
spendere tanto!
Attenzione inoltre ad assumere
integratori fai-da-te, chiedete sempre al proprio medico sia per l'assunzione
sia se sono realmente utili.
Posso capire che ci sembra difficile, magari ci interessiamo ma non mettiamo in
pratica, proviamo ma non abbiamo costanza e ci ritroviamo poi a discutere col
dottore dei se e dei ma; cominciate gradualmente a cambiare abitudini e vedrete
che senza accorgervene il nostro organismo ci risponderà e ce ne sarà
riconoscente!